Fiere di settore: come superare i competitor con i gadget personalizzati

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L’importanza delle fiere di settore

Con l’arrivo della bella stagione crescono le possibilità di partecipare alle fiere di settore, che rappresentano un’opportunità interessante per far conoscere la propria attività puntando su un ampio target di pubblico. Inoltre le fiere settoriali sono un’ottima banca dati di riferimento per il recupero di anagrafiche mirate.

Per le aziende è basilare riuscire a distinguersi dai competitors ed emergere agli occhi dei visitatori, cogliendo la chance per conseguire obbiettivi di primaria importanza come:

  • lanciare nuovi prodotti e/o servizi;
  • sviluppare una proficua attività di networking, incontrando persone interessate al proprio business e conoscendo partner con i quali ampliare il proprio bacino di affari;
  • scambiare conoscenze, know how, stabilire nuove e profittevoli relazioni di business;
  • consolidare il proprio brand.

Da quest’ultimo punto di vista per le aziende risulta vantaggioso investire nella personalizzazione di gadget da regalare a clienti o potenziali clienti durante eventi e fiere. Grazie ad un gadget si può essere ricordati, quindi la scelta ha un effetto diretto sull’immagine del brand, che andremo ad analizzare a fondo nel paragrafo successivo.

La personalizzazione, un elemento chiave per aumentare il valore di un brand

Il segreto del successo di un brand risiede in un’offerta eccellente, supportata da una pianificazione accurata, un impegno di lungo termine e da un marketing creativo che promuova un’autentica fedeltà del cliente. Da qui l’importanza essenziale di una valida strategia di personalizzazione che faccia sentire l’utente unico per l’azienda, grazie a prodotti pensati e progettati su misura per le sue esigenze.

La personalizzazione aggiunge elementi che in qualche modo differenziano l’offerta da altre rivolte a soddisfare le medesime esigenze. Si tratta in gran parte di bisogni simbolici, emozionali ed intangibili, cioè correlati a ciò che il brand rappresenta per il cliente.

La personalizzazione svolge la funzione fondamentale di differenziare e “marcare” un prodotto, insegnando ai fruitori chi è il prodotto, che cosa fa e perché dovrebbero tenerne conto.

Affinché le strategie di personalizzazione abbiano successo e sia possibile creare valore per il brand bisogna convincere i consumatori che (nell’ambito di una categoria di beni o servizi) esistono differenze significative tra i vari marchi. Dunque un fattore chiave di successo per ogni strategia di personalizzazione è allontanare dal cliente l’idea che tutti i brand di una medesima categoria siano uguali. Il brand non deve mai ridursi ad una commodity oppure ad una versione generica di un prodotto: in tali condizioni è altamente probabile che la concorrenza si basi quasi del tutto sul prezzo.

Posizionarsi su una fascia di prezzo eccessivamente bassa, (ove la concorrenza di grandi distributori che beneficiano di economie di scala è elevatissima e pressoché imbattibile) può rivelarsi un errore fatale in particolare per imprese giovani, di dimensione micro o piccola, che dovrebbero orientarsi a competere sulla qualità, l’innovatività e la riconoscibilità dei propri prodotti.

Una corretta politica di personalizzazione deve sortire l’effetto opposto, e produrre il risultato della conoscenza del brand da parte dell’utente, al quale sono da ricondurre i pensieri, le esperienze, i sentimenti, le immagini ed in genere tutto ciò che possa essere associabile al marchio. Possiamo affermare che le associazioni mentali connesse con un brand debbano essere:

  1. esclusive;
  2. forti;
  3. favorevoli

In questo modo tali associazioni saranno in grado di influenzare direttamente o indirettamente la percezione di un cliente, e di conseguenza le sue decisioni di acquisto.

Gadget e personalizzazione

I gadget personalizzati rivestono un ruolo sempre più rilevante per far si che l’azienda venga associata ad un’azione positiva, ricordata e scelta. Andiamo ad esaminare quali sono le caratteristiche che un buon gadget deve possedere per sortire l’effetto desiderato.

  • Memorabile. Deve essere un elemento che “può essere facilmente ricordato sia al momento dell’acquisto che in quello del consumo”.
  • Significativo. Deve poter essere considerato un “elemento credibile ed evocativo nella categoria cui corrisponde, in grado di suggerire qualcosa”.
  • Gradevole. Deve considerarsi un elemento esteticamente attraente e gradevole a livello visivo.
  • Adattabile. Un plus è che si tratti di un elemento che può essere adattato ed aggiornato a seconda delle esigenze di mercato.

Di seguito, vi forniamo una panoramica dei principali articoli sui quale potrebbe rivelarsi utile puntare.

  • Magliette. L’abbigliamento è uno degli articoli oggetto di personalizzazione per eccellenza. Basti pensare alle divise di rappresentanza di un hotel, o alle t-shirt indossate dalle hostess ad eventi e convegni. Se correttamente personalizzata e indossata, la maglietta lascia un apprezzabile ricordo impresso nella memoria visiva del cliente;
  • Power Bank. È un’utilissima batteria ricaricabile portatile adatta a caricare telefoni, smartphone, tablet, lettori mp3 e macchine fotografiche digitali. Negli ultimi tempi è un gadget sempre più personalizzato in moltissimi modi. La sua utilità e versatilità può essere facilmente associata dal cliente al logo ed al colore dell’azienda, peraltro questo oggetto viene sovente utilizzato in situazioni piacevoli di svago come vacanze ed escursioni, in cui risulta più difficile trovare una presa fissa per la ricarica.
  • Pendrive. Le indagini di mercato hanno rivelato che si tratta di uno degli oggetti più graditi da ricevere per i clienti. La personalizzazione delle chiavette usb inoltre presenta numerosi vantaggi: è un articolo agevole da personalizzare in diverse modalità (serigrafia, incisione laser, stampa digitale, stampa a doming), utilizzato con grande frequenza e che permette di pubblicizzare il marchio con diversi potenziali contatti.

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