Introduzione all’Advertising 

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Quando parliamo di advertising, stiamo facendo riferimento ad un modello di business aziendale che si basa quasi completamente sulla pubblicità. Il contenuto, in questi casi, viene distribuito gratis, e viene finanziato dalle inserzioni pubblicitarie che si trovano sul sito.

Non esiste, comunque, un solo tipo di advertising: possiamo anzi distinguerne due principali, uno analogico ed uno digitale.

L’advertising analogico è quello che viene usato dalla stampa, a livello internazionale. Pensiamo ai giornali, venduti ad un prezzo inferiore al costo della produzione, ma che comunque riescono ad ottenere finanziamenti principalmente dalla pubblicità.

Oggi, mentre la carta stampata è sempre meno diffusa a causa di internet – dove la gente cerca notizie e si informa – l’advertising digitale è sicuramente quello che la fa da padrone.

Alcune delle compagnie che hanno saputo sfruttare fin dal principio Internet come mezzo di informazione hanno fatto dei guadagni enormi e oggi sono dei colossi. Le principali entrate, sul web, derivano ancora una volta dai contenuti pubblicitari, che vengono pubblicati su blog, motori di ricerca, sui social network, giornali online, e via dicendo.

L’advertising digitale si basa sostanzialmente su pubblicità che seguono due criteri per determinare il prezzo finale: il pay per click, ed il pay per view.

Il pay per click si basa sul pagamento di un importo da parte dell’inserzionista per ogni click sull’annuncio pubblicitario; in questo caso, è evidente, il rischio di uno scarso guadagno ricade su chi detiene il sito, perché se nessuno clicca sull’inserzione pubblicitaria l’inserzionista non è tenuto a pagare.

Il pay per view invece è diverso: l’inserzionista paga per ogni impression, cioè per ogni visualizzazione che l’annuncio riceve: e questo a prescindere dalle interazioni, cioè dai click.

Non dobbiamo poi dimenticare l’innovativo advertising Pay Per Action, che prevede che scatti il pagamento quando il visitatore compia una certa azione (anche non un clic, ma la compilazione di un form, l’iscrizione alla newsletter, il download di un file ecc.).

Le tecniche di advertising online

Il mondo della pubblicità online è estremamente vasto e ciascuno cerca il modo di orientare la pubblicità in modo che si massimizzi il profitto.

Si può scegliere di fare pubblicità online in tanti modi diversi:

  • pubblicità d’assalto: oggi non viene quasi più presa in considerazione perché è troppo aggressiva e infastidisce l’utente, indisponendolo.
    Un esempio sono i Pop-up, che sono odiosissimi e come tale sempre meno utilizzati nell’advertising online.
  • La pubblicità assertiva: consiste nel mostrare un annuncio pubblicitario prima che l’utente giunga al contenuto richiesto.
  • La pubblicità periferica: compare ai lati, sopra e sotto la pagina che si visita.
  • La pubblicità interna: è quella dei contenuti sponsorizzati nel motore di ricerca.

Gli strumenti dell’advertising

Oggi come oggi la tecnica pubblicitaria si sta affinando come non mai.

Ecco perchè esistono varie tipologie di advertising per adattarsi al meglio alle richieste ed alle condizioni di ciascuna impresa.

  • Display Advertising: consiste in un metodo innovativo ed efficace di veicolare la pubblicità, per mezzo delle immagini: banner, foto, video, animazioni, musiche e grafiche che coinvolgono l’utente e che non appaiono disturbanti.
    Questo tipo di pubblicità è pensata per rivolgersi ad un target ben specifico.
  • Native Advertising: si tratta di un modello di pubblicità che è pensata per ‘rompere’ rispetto a quella tradizione, in primis cercando di creare una forte coerenza (anche visiva e di forma) fra l’annuncio pubblicitario e il sito o piattaforma dove l’utente sta navigando. L’obiettivo è quello di fare in modo che la pubblicità non ‘interrompa’ la navigazione e non disturbi. Bisogna optare per contenuti di alta qualità e per immagini che si sposino alla perfezione con lo stile del sito.
    Un esempio molto efficace sono i post sponsorizzati su Facebook o su Twitter. Oltre a trattarsi di una pubblicità molto meno intrusiva e fastidiosa, si tratta anche di un metodo efficace perché riceve molti più click e visualizzazioni di quella tradizionale.
  • Social advertising: consiste in una pubblicità che si basa su inserzioni, banner e via dicendo, inseriti solamente all’interno dei social network. Lo scopo di questo tipo di pubblicità è quello di raggiungere un target ben definito, dato che i social sono in grado di creare dei profili abbastanza dettagliati sugli utenti.
    Inoltre questo tipo di pubblicità è ben visibile ai milioni di persone che ogni giorno usano i social.
  • Mobile Advertising: consiste in una strategia pubblicitaria che si basa soprattutto sulla creazione di contenuti pubblicitari ad hoc per tablet e smartphone, nella consapevolezza che non è sufficiente ‘adattare’ una campagna predisposta per pc per renderla coerente con un dispositivo mobile. Si tratta anche di una delle strategie più diffuse, data l’enorme diffusione di dispositivi mobili in Italia (circa il 97% degli italiani ne possiede uno).
  • E-mail advertising. Consiste nell’invio di materiale pubblicitario via mail: attenzione perché il rischio di essere trasformati in spam è abbastanza alto.
    In genere per questo tipo di pubblicità si ricorre alla newsletter.

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