SEO per E-commerce: gli errori da evitare

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Quali sono gli errori da evitare per la SEO di un E-Commerce? È chiaro che un E-Store che voglia avere successo – data anche la notevole concorrenza nel settore – deve, necessariamente, essere ottimizzato in ottica SEO, in modo da apparire in buona posizione nel ranking di Google o di qualsiasi altro motore di ricerca.

I proprietari dei siti E-commerce non sanno quasi nulla di SEO, ognuno ha il suo “mestiere”, per questo è importante affidarsi sempre ad un SEO Specialist.

La SERP è indicativa dei siti che “funzionano” e – chi gestisce le pagine relative al commercio online – sa bene che per “sopravvivere” deve essere ben in vista sui motori di ricerca.

Quando gli utenti avviano una ricerca online, i primi 4 o 5 risultati che compaiono nella prima pagina sono quelli più cliccati e, riflettendoci, è difficilissimo che passino a visualizzare la seconda pagina di Google.

Immaginiamo poi, la possibilità (praticamente inesistente) di approdare alla terza o alla quarta pagina. Meglio “primeggiare” per conquistare quote di visitatori e convertirle in clienti reali.

Ecco i principali errori SEO che si commettono più frequentemente e che si devono correggere per migliorare la performance e rendere più competitivo l’E-Store.

E-Commerce: i principali errori SEO da evitare

Esistono strategie SEO che – se correttamente applicate – garantiscono un miglior posizionamento: esse si basano sugli errori da evitare per facilitare l’ottimizzazione del sito di e-commerce in ottica Search Engine Optimization.

Di seguito ecco gli errori più comuni e le soluzioni con cui “correggere il tiro” per migliorare la SEO del tuo E-Store.

#1. Non valorizzare e/o copiare i contenuti:

Un utente che legge guide informative e le dettagliate descrizioni delle schede prodotto, è sicuramente più propenso ad acquistare.

Per questo motivo, bisogna sempre evitare l’assenza di specifiche descrizioni che, invece, devono essere opportunamente valorizzate con informazioni, sempre aggiornate, precise ed originali.

Quindi, va da sé che il plagio da altri siti è letteralmente bandita, e potrebbe rivelarsi un errore fatale pagato con la penalizzazione da parte di Google.

La stessa cosa vale per i titoli e le meta descrizioni, argomento trattato da www.domidia.com sulla pagina del suo sito alla sezione dedicata alla SEO, che quindi, non devono mai essere uguali o copiati.

Tra i contenuti, rientrano anche le recensioni e non utilizzarle – dato che rappresentano uno strumento per creare una relazione di fiducia sulla base dell’esperienza di altri utenti – è un errore che penalizzerebbe il sito di E-commerce per cui si sta tentando il posizionamento nella SERP.

#2. L’assenza del Canonical

Immaginiamo di vendere uno stesso prodotto in tonalità cromatiche diverse, ovviamente, saranno generate pagine pressoché identiche e Google potrebbe penalizzare il sito.

La soluzione è semplice e consiste nel comunicare al motore di ricerca che si fa uso del Canonical e, pertanto, di non procedere all’indicizzazione di quei contenuti.

#3. Assenza delle immagini

Non inserire immagini (anche più di una) sarebbe un salto nel vuoto. La potenza delle immagini permette al consumatore di avere idea di ciò che sta acquistando ed esse sono strumenti fondamentali per un sito di e-commerce.

Ricordiamo che Google permette di avviare la ricerca anche tramite “immagini” per cui, la mancata ottimizzazione delle stesse, graverebbe sul posizionamento. Ecco perché è sempre bene inserire il tag ALT e rinominare l’immagine con una parola chiave.

#4. Usare keyword troppo competitive e non usare la struttura a Silos

Maggiore è la concorrenza, maggiore è la difficoltà di posizionarsi in alto nella SERP. Per questo, l’uso di keyword competitive è un errore da evitare assolutamente: piuttosto, è preferibile focalizzare la ricerca su long tail e non su short tail.

Per trovare parole chiave che siano competitive, ci si può aiutare con strumenti come Seozoom o SemRush, grazie ai quali si possono analizzare le parole più utili e capire come esse si posizionano nei parametri di ricerca di Google.

Tra l’altro, le strutture dei siti e-commerce possono superare lo “scoglio” del modello gerarchico ricorrendo al metodo a Silos  in cui, le pagine interne rimandano – inevitabilmente – ad altre pagine del sito contenenti le keyword, consentendo, così, all’utente di muoversi perfettamente nel sito di e-commerce, senza mai abbandonare la navigazione.

#5. Non creare una User Experience e rendere complicato l’accesso al carrello

Questi sono altri errori SEO che possono portare l’utente Ad abbandonare il sito senza concludere alcun acquisto.

L’importanza della Landing Page (pagina di atterraggio) è determinante: essa permette all’utente di fare un’esperienza e di arrivare a fruire informazioni che sembrano su misura per le sue esigenze.

Quindi, potenzialmente, se sarà positiva l’esperienza di navigazione attraverso un sito facile ed usabile, la conversione da Leads o prospects a consumatori reali sarà più facile.

#6. Prestazioni non soddisfacenti nel caricamento

I nuovi algoritmi di Google, per indicizzare le pagine, tengono in considerazione la velocità di caricamento. Ecco perché, anche in ottica SEO, la velocità di accesso alla pagina è di fondamentale importanza e maggiore essa sarà, maggiore sarà la possibilità di convertire gli utenti.

Quindi, ridurre le dimensioni delle immagini (molte delle quali risultano pesanti) e comprimere i codici degli script, sono strategie da applicare per velocizzare la navigazione.

#7. Lanciare un blog senza che si abbia in mente un serio progetto

Come già sottolineato, è un errore abbastanza grave lanciare un Blog o un E-Store senza aver pianificato ad hoc un progetto di keyword research da cui iniziare per poi sviluppare le pagine, gli articoli ed ogni contenuto.
Se gli articoli con link non funzionanti sono troppi, bisogna assolutamente intervenire per correggerli o eliminarli: è fondamentale offrire sempre un’ottima esperienza di navigazione tra le pagine dell’E-Store e del Blog ai visitatori e potenziali clienti.

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